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Configurazione per connettere diversi dispositivi portatili a un concentratore Linux con chiavi asimmetriche

Questa dovrebbe essere la configurazione piu` sicura possibile per l'uso con tanti portatili che si connettono individualmente alla rete. Utilizzo certificati e chiavi per l'autenticazione e un pool di indirizzi dinamico. Questa configurazione, cosi` com'e` fatta, accetta fino a 64 client contemporaneamente in quanto usa 4 indirizzi ip (di una subnet privata da 256 indirizzi) per ogni pc linkato. Le chiavi identificano il client, il che significa che è necessario creare una chiave diversa per ogni client, e che se due client che usano la stessa chiave si connettono nello stesso momento, le loro connessioni continueranno a flappare (andare e venire) in quanto si "ammazzano" a vicenda l'una con l'altra. L'uso di una stessa chiave su piu` client è consentito, ma solo se sono connessi uno alla volta. Peraltro siccome la chiave identifica l'utente, non è una buona idea farlo.

Questa configurazione crea un tunnel con routing IP fra subnet diverse (una per la LAN, una dedicata ai clienti in VPN) e non un bridge ethernet.

Per generare i certificati per l'autenticazione uso Easy-RSA, ma potrei usare qualsiasi sistema che mi permetta di mettere in piedi una CA privata.

Impostazione server Linux

Configurazione per i client Windows

La configurazione per i client windows e linux e` praticamente identica. Qui descrivo quella per windows, ma per Linux basta prendere i files di configurazione e metterli in /etc/openvpn (in linux il file di confiugurazione non ha estensione .ovpn ma .conf).


Configurazione "monolitica" con i certificati entrocontenuti

Volendo, è possibile creare un unico file di configurazione, che contiene anche i vari certificati, chiavi, e files "accessori". Questo file può essere usato da tutti i client a me noti ad oggi (windows, android, ios, linux) ed è più comodo da gestire rispetto al gruppo di files che abbiamo visto in precedenza.

Per farlo, in pratica si copia e incolla il contenuto dei vari files di certificato (ca.crt, client.crt, client.key, tls-auth.key) dentro al file di configurazione, all'interno dei vari blocchi <xxx> </xxx>. E` sufficiente seguire lo schema qui sotto. Notare il comando key-direction 1 che sostituisce il parametro 1 della voce tls-auth tls-auth.key 1 dell'esempio precedente.

Qui trovate uno script che genera queste configurazioni partendo dai files singoli: unifier.sh

Tutte le voci di configurazione che non fanno riferimento a dei files vanno lasciate esattamente come prima.

Nota bene: se la chiave e` crittata, anziche` la voce -----BEGIN RSA PRIVATE KEY----- e relativo end, occorre usare la voce -----BEGIN ENCRYPTED PRIVATE KEY----- e relativo end.

# qui vanno tutte le voci di config 
# che non fanno riferimento a dei files

key-direction 1
<ca>
-----BEGIN CERTIFICATE-----
...
-----END CERTIFICATE-----
</ca>
<cert>
-----BEGIN CERTIFICATE-----
...
-----END CERTIFICATE-----
</cert>
<key>
-----BEGIN RSA PRIVATE KEY-----
...
-----END RSA PRIVATE KEY-----
</key>
<tls-auth>
-----BEGIN OpenVPN Static key V1-----
...
-----END OpenVPN Static key V1-----
</tls-auth>