Update da Samba3 NT a Samba 4 AD

Questa procedura e` lunga e complessa, e non solo, ma non si torna indietro a meno di non avere un backup dei client. Quando un client "vede" il dominio AD, poi non torna piu` al dominio NT.

Leggetevi BENE anche il wiki di Samba.org, qui: https://wiki.samba.org/index.php/Samba_Classic_Upgrade_(NT4-style_domain_to_AD)

Situazione di partenza

Questa procedura e` stata provata in virtuale (laboratorio creato apposta) come segue:

Situazione di arrivo

All'arrivo mi aspetto di avere Samba 4.2 (da Sernet) installata sullo stesso server di partenza, con lo stesso nome di dominio, e di avere il client win7 ancora in dominio senza doverlo togliere e rimettere nel dominio.

Una eventuale configurazione con un cambio di server fisico non dovrebbe differire di molto da questa, se non perche` ci si trova con un eventuale cambio di hostname del domain controller (vedi il wiki di Samba.org).

Check preliminari

Facendo riferimento al Wiki di samba.org, occorre controllare alcune cose:

Occorre anche che il server dove installiamo samba4 abbia i seguenti requisiti:

Backup configurazioni di samba3

Per fare la migrazione dobbiamo togliere samba3 e installare samba4, ma prima di farlo dobbiamo assicurarci di salvare tutto quanto ci servira` dopo.

Eliminazione di Samba3 e installazione di Samba4

Usiamo samba 4.2 presa da Sernet, perche` Samba4 in Debian e` troppo vecchia (4.1.x) ed e` piena di bug e limitazioni. Ovviamente se stiamo installando samba4 su una macchina diversa non c'e` nessun bisogno di cancellare samba3 dalla macchina di partenza, basta essere sicuri che non sia in esecuzione.

Il vantaggio di usare Samba 4.2.x e` che si puo` fare un file server facilmente sul DC, cosa che e` sconsigliatissima prima della 4.2.

Per poter vedere correttamente gli utenti di Samba dal sistema (sulla macchina stessa del DC AD), usando samba 4.2 o superiore, e` sufficiente verificare che winbindd stia girando (ps ax) e poi modificare il file /etc/nsswitch.conf come segue:

passwd:         compat winbind
group:          compat winbind

Provisioning del dominio AD

Il passo successivo e` la migrazione vera e propria dei dati, ovvero il provisioning iniziale del dominio AD basandosi sui dati che abbiamo salvato dal vecchio samba 3.

Per eseguire il provisioning, ci servono i seguenti files del vecchio Samba:

Questi files devono trovarsi tutti nello stesso posto, quindi provvediamo a metterli tutti in una directory temporanea da qualche parte. In questo esempio, li metteremo in /root/oldsamba

Poi verifichiamo che non esista un file /etc/samba/smb.conf, perche` il provisioning ne generera` uno per noi.

Quando siamo pronti, eseguiamo il provisioning in questo modo:

samba-tool domain classicupgrade --dbdir=/root/oldsamba/ --use-xattrs=yes  --realm=mbuti.locale --dns-backend=SAMBA_INTERNAL /root/oldsamba/smb.conf

Piccola spiegazione: Il realm lo imposto uguale al dominio locale (mbuti.locale) che deve iniziare con "mbuti", che e` il nome del dominio NT. In questo modo i client riconoscono il nuovo dominio AD (mbuti.locale) come il loro dominio di appartenenza.

ATTENZIONE: se il server ha piu` di una scheda di rete, e` necessario dire a samba-tool quale vogliamo usare per Samba, e quindi dovremo aggiungere i parametri relativi alla chiamata di Samba-tool, quindi:

samba-tool domain classicupgrade --dbdir=/root/oldsamba/ --use-xattrs=yes --realm=mbuti.locale --dns-backend=SAMBA_INTERNAL --option="interfaces=lo eth0" --option="bind interfaces only=yes" /root/oldsamba/smb.conf

Ora bisogna leggere l'output per vedere se ci sono informazioni utili (ovvero warning o errori). Una delle informazioni utili per esempio e` che l'utente "root" in Samba sarebbe meglio non usarlo piu`, ma usare "administrator". Il convertitore provvede a dare all'utente Administrator la password di root, e lascia anche root, suggerendo pero` che sarebbe meglio cancellarlo e non usarlo piu`.

Il SID del dominio deve essere mantenuto (e se controlliamo, vediamo che lo e` stato).

I gruppi principali, se c'erano prima (domain admins, domain users, domain guest) non verranno importati in quanto esistono gia` nella infrastruttura nuova (ergo ci sono, non e` che spariscano) e questa cosa ci viene indicata nell'output del comando di classicupgrade.

E` stato automaticamente creato un file /etc/samba/smb.conf contenente una configurazione minimale. Questo file andra` integrato con la definizione degli share utente che vorremo aggiungere (ovvero migrare dalla vecchia installazione). Di questo ne parliamo dopo.

Configurazione del DNS

Prima di procedere ricordiamoci che e` necessario che il DNS usato dai client sia quello interno di Samba, ovvero che sia un altro DNS configurato pero` per richiedere a Samba alcuni hostname speciali del dominio AD. Dobbiamo quindi assicurarci di avere le configurazioni corrette sia per i client che per il server Samba stesso, che anche lui deve poter risolvere questi nomi.

Questa storia del DNS e` una bega assurda.

Test del dominio

Avviamo samba4 (e gia` che ci siamo lo rendiamo avviabile al boot):

insserv sernet-samba-ad
service sernet-samba-ad start

Ora possiamo eseguire gli stessi test che sono indicati qui: ../ConfigAD

Configurazione degli share

- share - permessi - printers

Test dei client