= Smartmontools = == Verificare lo stato dello SMART == Per verificare lo stato dello smart di un disco, nonché eventuali errori pregressi, eseguire {{{ smartctl -a /dev/sdX }}} Questo comando riporta una serie enorme di informazioni, fra le quali anche il log degli errori pregressi e il log dell'output dei self-test. Volendo verificare solo i log degli errori e il log del selftest, possiamo usare: {{{ smartctl -l error /dev/sdX smartctl -l selftest /dev/sdX }}} == Eseguire un selftest == Per eseguire un selftest possiamo usare due comandi, uno per quello rapido e uno per quello lungo. Quello lungo tipicamente impiega ore. * Iniziare il selftest rapido: {{{ smartctl -t short /dev/sdX }}} * Iniziare un selftest lungo: {{{ smartctl -t long /dev/sdX }}} * Leggere il risultato: {{{ smartctl -l selftest /dev/sdX }}} Nota: il test lungo comprende quello rapido, e due test non possono girare assieme. == Configurazione di smartd (aggiornato a Debian Squeeze) == Usare smartd e` in generale una buona idea, giusto per avere un briciolo di protezione in piu`, sperando che in effetti il sistema SMART del disco faccia il suo lavoro e ci avvisi del guasto imminente un po` prima che sia troppo tardi. Il problema e` che con alcune combinazioni di (vecchi) hard disk e controller l'uso di smartd provocava inchiodamenti spaventosi dell'elettronica a bordo del disco, che si presentavano non subito, ma dopo diversi giorni (tipicamente 5), rendendo il problema decisamente rognoso da diagnosticare. In queste configurazioni ho evitato di usare smartd, e fine. Caso tipico, chipset intel ICH vecchio (<7) e dischi SATA Maxtor. In realta` credo che la cosa sia piu` complessa di cosi`, e che dipenda anche dal tipo di mainboard o da altri elementi imperscrutabili. Con hard disk SATA di varie marche note (seagate, maxtor, WD, Hitachi) e controller INTEL decenti, non ho piu` avuto problemi dal 2009 circa in poi. Comunque, una configurazione abbastanza sicura e poco aggressiva (che pero` ha il difetto di non fare alcun test sul disco, ma solo di leggere i valori che il disco "raccoglie" durante il normale uso) e` questa: (file /etc/smartd.conf) NOTA: COMMENTARE LA RIGA "DEVICESCAN", oppure cancellare tutto e lasciare solo quanto segue: {{{ # Dischi SATA su controller "normale" (non raid hardware) # manda una mail se i valori smart vanno fuori limite. non esegue test offline. # una riga per disco! /dev/sda -d ata -H -m }}} Occorre anche ricordarsi di modificare {{{/etc/default/smartmontools}}} e scommentare la riga che dice {{{start_smartd=yes}}} '''Alternativamente, su Debian Squeeze, si puo` lasciare la configurazione di default (che usa DEVICESCAN) eventualmente modificando la sola email (opzione -m), e limitarsi a modificare {{{/etc/default/smartmontools}}}.'''