Backuppc

Backuppc e` un software di backup con interfaccia web (e anche da command line) che usa rsync o samba per fare il backup incrementale o totale di macchine Linux o Windows. C'e` tantissimo da dire sui vantaggi e sulle limitazioni di questo software, e non e` certo questa la sede per farlo. PRO: il sistema di pooling di backuppc permette di salvare una sola volta su disco i file uguali anche tra macchine diverse.

Installazione

Per installare Backuppc su Debian e` sufficiente installare il pacchetto "backuppc", il quale si porta dietro un mucchio di dipendenze. Deve essere usato in combinazione con Apache o Apache2, di default si installa Apache2.

Configurazione

Backuppc viene installato con un utente di default per la sua interfaccia web, che ha username "backuppc" e una password generata a caso. Questa password puo` essere cambiata con il comando htpasswd /etc/backuppc/htpasswd backuppc da root. L'accesso via web e` disponibile di default all'indirizzo http://<server>/backuppc/

Lo storage dei files di default viene fatto in /var/lib/backuppc, se lo si vuole spostare, al momento non e` possibile farlo se non ricompilando, quindi occorrera` linkare la destinazione con un symlink, oppure montare li` dentro un eventuale disco di backup, ovvero fare un mount in bind di una directory. Ad esempio, posto che /backupdisk sia il mount point del mio disco di backup, faro`:

/etc/init.d/backuppc stop
mv /var/lib/backuppc /backupdisk
ln -s /backupdisk/backuppc /var/lib/
/etc/init.d/backuppc start

Nel file di configurazione /etc/backuppc/config.pl c'e` il parametro TopDir che dovrebbe servire a cambiare percorso di backup, ma NON va modificato, si incasina tutto.

Rischedulare i nightly job

Backuppc esegue i suoi job di pulizia (Backuppc_Nightly) di default all'una di notte. Il che e` a mio avviso assolutamente stupido in quanto e` molto probabile che proprio in quel momento ci siano dei backup in corso, e l'accesso altamente randomico al disco contenente i backup ammazza le prestazioni del backup stesso. E` possibile modificare questo comportamento modificando il parametro WakeupSchedule nella configurazione "principale" del server (non del singolo host). Il trucco e` modificare la sequenza in modo che il PRIMO valore sia quello dell'ora alla quale vogliamo che parta il Nightly.

Per esempio, il default e`:

1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23

Se voglio che il Nightly parta a mezzogiorno, sposto il "12" e lo metto in testa alla sequenza:

12, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23

Limitare l'accesso

Backuppc e` accessibile di default tramite Apache, quindi se si possiede un web server con dei siti visibili al pubblico e si installa backuppc, anche esso (previa autenticazione via password) e` visibile su internet. Per stringere la sicurezza e` possibile limitare l'accesso a determinati gruppi di indirizzi IP. Per farlo, va modificato il file /etc/backuppc/apache.conf, aggiungendo in fondo al blocco <Directory /usr/share/backuppc/cgi-bin/> tre righe:

Order deny,allow
Deny from all
Allow from 127.0.0.0/255.0.0.0 ::1/128 192.168.0.0/16

Ovviamente vanno indicate le reti che ci interessano.

Generazione delle chiavi per usare rsync su SSH

Sul server di backuppc e` opportuno generare delle chiavi per poter usare ssh come metodo di trasporto per i backup. Per farlo, occorre diventare l'utente backuppc e poi usare il comando per generare le chiavi asimmetriche. Siccome devono essere usate per un processo automatico, e` opportuno NON impostare una passphrase per le chiavi.

su - backuppc
ssh-keygen

A questo punto, la chiave generata, che si trova in ./ssh/id_rsa.pub, puo` essere copiata come chiave autorizzata all'accesso in ssh sulle macchine che dobbiamo backuppare.

Configurazione di una macchina (client) Linux con rsync su SSH

Per usare rsync ci sono due alternative: la prima e` creare un utente (non root) sulla macchina remota, dandogli il permesso di usare rsync limitatamente alla lettura e non alla scrittura, in modo da limitare i danni nel caso in cui ci fosse una violazione della macchina che gestisce i backup (e` possibile leggere i files come root, ma non scriverli).

La seconda, piu` semplice e che permette anche di fare un restore in-place, e` quella di usare direttamente l'utente root sulla macchina remota.

Versione semplice: usando root sulla macchina remota

Se tutto ha funzionato, ora backuppc puo` lanciare il backup via ssh e rsync.

Versione complessa: con un utente che puo` solo leggere usando rsync

Questo serve a inserire nel comando l'utente giusto (non piu` root ma backuppc) e il comando "sudo".

Questo setup e` piu` sicuro del default, pero` e` fatto in modo da permettere soltanto il backup e non il restore "in place", in quanto il comando impostato con visudo in /etc/sudoers limita la funzionalita` di rsync alla sola lettura dei dati. Se occorre usare il restore diretto sulla macchina, questo setup e` totalmente inutile, tantovale accedere direttamente come root.

Backup di una macchina locale su se` stessa

Se si vuole fare il backup di una macchina su se` stessa, l'ideale e` usare tar e non rsync su ssh. Per farlo, occorre pero` modificare la configurazione di backuppc per poter eseguire tar come root.

Usare un disco in XFS

Dal momento che backuppc usa un pacco di inodes, e` opportuno usare XFS che ha gli inode dinamici.

Backup di Windows

Vale la pena di ricordare che occorre fare login alla macchina windows con il dominio se necessario, tipo "dominio/utente".

Problema dei nomi UTF-8 con XferMethod "smb"

Con backupp e Samba presenti in Debian 8 (e Devuan 1), ovvero con Samba superiore alla 4.1.qualcosa, se i files o le directory sulla macchina windows da backuppare hanno nomi con caratteri superiori ai 7 bit standard, succede che backuppc si perde interi sottoalberi di directory. Nel log degli errori dentro backuppc troviamo solo errori di tipo "NT_STATUS_UNSUCCESSFUL", ma se apriamo il log completo (non solo degli errori) vedremo che prima di ogni "NT_STATUS_UNSUCCESSFUL" c'e` una riga che dice piu` o meno: tar:943 Fatal: Can't translate pathname './Documenti/buste/mav 1° trim 2015 cessaz/' to UTF-8.

Nella specifica configurazione presente in Devuan 1 (e suppongo anche in Debian 8) e` sufficiente aggiungere allo script di avvio di backuppc (/etc/init.d/backuppc) una variabile di environment che forzi il charset ad essere UTF-8 per il client samba (smbclient) che viene lanciato da backuppc. Basta aggiungere all'inizio dello script una riga con scritto LANG=en_US.UTF-8 e riavviare backuppc.

In questa condizione, non dovremmo piu` avere errori nella lettura dei files con nomi non-ascii 7 bit. In compenso pero` ci rimarranno in giro per l'albero dei backup (in backuppc) delle directory di nome PaxHeader contenenti uno o piu` files. Queste directory sono il modo in cui tar codifica informazioni che nel formato tar originale non possono essere codificate (guardate il "man" di un tar recente e cercate "pax"). Evidentemente la funzione tar di smbclient usa questo formato (e il tar moderno lo riconosce correttamente) ma il sistema di gestione del formato tar presente in backuppc NON sa leggere queste informazioni. Direi che non sia una cosa grave, i dati vengono comunque backuppati. Devo pero` provare a fondo se crea problemi nel restore.

Workaround per i problemi di smbclient

Ho l'impressione che l'uso di smbclient sia quantomeno instabile, specie perche` con ogni aggiornamento di samba potrebbe rompersi qualcosa. Se si deve fare il backup di macchine windows, suggerisco di pensare all'idea di montare gli share usano mount sulla macchina dove gira backuppc e poi configurare un backup con rsync "in locale".

Estrazione di un TAR da backuppc

Per estrarre un file di tipo tar con dentro i dati di uno specifico backup da backuppc si puo` usare un comando come questo:

 su backuppc -c "/usr/share/backuppc/bin/BackupPC_tarCreate -h <hostname_macchina_backuppc>  -s <path> -n -1 ." > /mnt/backup_pippo_pluto.tar

L'hostname e` quello indicato nella configurazione di backuppc come host da backuppare. Il path e` quello indicato nella config dell'host come path di partenza del backup, oppure anche una parte di esso (credo). Per esempio, per una macchina linux potrebbe essere "/" mentre per una windows lo share samba che stiamo accedendo "c$" o "documenti" o altro. In pratica e` il path cosi` come e` noto a backuppc stesso. La voce "-n -1" significa "prendi l'ultimo backup che hai" ovvero il piu` recente. Il punto in fondo indica il percorso (dentro al path di partenza) da restorare. In pratica se vogliamo restorare "/etc" dal path "/" dovremmo mettere "etc" al posto del punto in fondo.

Per avere una lista dei files e non fare il restore possiamo aggiungere "-l" come primo parametro e togliere la ridirezione. Tipo:

 su backuppc -c "/usr/share/backuppc/bin/BackupPC_tarCreate -l -h <hostname_macchina_backuppc>  -s <path> -n -1 ."